
Parassiti intestinali del cane, la Tenia cosa è e come curarla
I cani purtroppo spesso possono essere vittima di parassiti intestinali e alcuni di questi sono del tutto asintomatici: nei cuccioli questi parassiti possono venire trasmessi attraverso il latte materno, mentre in età adulta possono essere contratti attraverso le pulci, le zanzare, ma anche entrando in contatto con feci di un animale infetto o ingerendo le larve che si trovano nell'acqua delle pozzanghere. I parassiti intestinali del cane sono di vario tipo e la maggior parte di essi può essere individuata attraverso un attento esame delle feci. In questo approfondimento parleremo soprattutto delle tenie, chiamate anche vermi piatti, dei sintomi che presentano gli animali infetti, di come curare il cane colpito dalla tenia, ma anche e soprattutto di prevenzione, che è sempre la migliore cura. Ti raccomandiamo di essere sempre molto attenta ai comportamenti anomali del tuo animale, di non permettergli di bere dalle pozzanghere e di rivolgerti per qualsiasi dubbio al tuo veterinario di fiducia.
I parassiti intestinali del cane
Come accennato sopra, vi sono differenti parassiti intestinali che colpiscono il nostro amico a quattro zampe: questi si differenziano in protozoi, nematodi e cestodi. Della famiglia dei protozoi fanno parte i coccidi e la giardia, due parassiti intestinali che solitamente vengono trasmessi ingerendo la forma cistica del parassita stesso: se questi due tipi di parassiti non causano solitamente grossi problemi nei cani adulti, nei cuccioli possono provocare anche la morte, se non si interviene in tempo. I parassiti intestinali che fanno parte della famiglia dei nematodi sono gli ascaridi, chiamati anche vermi tondi: si tratta dei parassiti più comuni e possono infestare sia i cuccioli che gli animali adulti. I cuccioli generalmente vengono infettati, attraverso le larve, durante il parto o durante l'allattamento, mentre gli animali adulti attraverso l'ingestione accidentale di uova o larve. Sia per i protozoi che per i nematodi l'unica maniera di individuarli è l'esame delle feci: la giardia e gli ascaridi possono infettare anche l'uomo e sono molto pericolosi, soprattutto se ad essere infettati sono i bambini.
La tenia del cane: come si trasmette
La tenia è un parassita intestinale del cane che fa parte della famiglia dei cestodi: esistono tre tipi di tenia, due molto rari ed uno invece molto comune. Il tipo più comune è chiamato "Dipylidium caninum" o tenia del cane, può arrivare fino a 60 centimetri di lunghezza ed alla vista si presenta molto simile ad un nastro. La tenia del cane generalmente non causa problemi gravi se diagnosticata in tempo, mentre se non viene curata in modo adeguato può provocare anche la morte dell'animale. Il contagio non è diretto, ovvero non avviene da animale ad animale, ma per trasmettersi la tenia ha bisogno di un vettore esterno, che in questo caso è la pulce: nell'animale infetto la tenia vive e prolifera stando attaccata alle pareti intestinali, dalle quali trae il nutrimento, attraverso degli uncini. La tenia è un verme piatto formata da tanti segmenti chiamati proglottidi: dentro a questi segmenti ci sono le uova e con lo sviluppo questi si staccano e vengono espulsi dal cane assieme alle feci. Se nell'ambiente, per esempio nella cuccia, ci sono delle larve di pulci, queste possono ingerire le uova di tenia contenute nelle proglottidi: nella pulce la tenia dà origine ad un parassita immaturo. La pulce infetta può venire ingerita accidentalmente dal cane: il parassita immaturo contenuto nella pulce, passando nell'intestino del cane, si sviluppa fino a diventare un verme adulto e completare il ciclo.
La tenia del cane: quali sono i sintomi
Nel cane i sintomi più comuni della tenia sono un'insolita irrequietezza, una drastica perdita perdita di peso, il vomito ed il prurito nella regione anale. All'occhio umano le proglottidi sono visibili sia attorno all'ano del cane che nelle feci: si presentano infatti come chicchi di riso e appena espulse si muovono per facilitare l'espulsione delle uova. Se si seccano sembrano invece dei semi di sesamo, ma sono comunque sempre facili da individuare. Se quindi noti che il tuo cane tende a grattarsi spesso nella zona anale, vomita, è irrequieto e, pur mangiando, dimagrisce, una prima diagnosi la puoi fare tu stessa. Se nelle feci del cane o nella zona anale non sono visibili ad occhio umano le proglottidi, ma l'animale presenta comunque i sintomi caratteristici, ti consigliamo di prelevare un campione di feci e di farlo esaminare dal tuo veterinario.
La tenia del cane: come si cura
Solitamente la tenia del cane si cura sottoponendo l'animale alla somministrazione di un farmaco cestodicida: il farmaco può essere somministrato in compresse, con iniezioni o con applicazioni sulle cute per mezzo di creme. Generalmente si preferisce la somministrazione in compresse o per iniezioni, perchè il farmaco va ad agire direttamente sul parassita nell'intestino. Siccome l'animale affetto da tenia è anche infestato dalle pulci, il cane dovrà essere anche sottoposto ad un trattamento antiparassitario specifico. Qualsiasi trattamento farmaceutico deve essere prescritto dal tuo veterinario: ti sconsigliamo vivamente il fai da te. E' molto raro che un uomo possa ingerire accidentalmente una pulce e venire quindi infettato dalla tenia canina, ma se ciò dovesse succedere, soprattutto in caso di bambini piccoli che sono soliti mettersi tutto in bocca, il farmaco cestodicida è efficace anche per curare l'organismo umano.
La tenia del cane: prevenzione
La prevenzione nel caso della tenia risulta fondamentale per evitare forme gravi della malattia. Abbiamo visto che questo parassita per svilupparsi e proliferare ha bisogno della pulce, quindi sottoporre il tuo cane a periodici trattamenti antiparassitari, può evitare che venga attaccato dalle pulci e di conseguenza dalla tenia. Devi tenere la cuccia del cane sempre pulita, ma non solo, anche i posti dove abitualmente sta o gioca, devi eliminare subito le sue feci e poi lavarti le mani accuratamente.
La tenia del cane: altre forme più rare
Ci sono altri due parassiti del cane che fanno parte delle tenie: l'"Echinococcus granulosus" e l'"Echinococcus multilocularis". Per il primo il cane è solo l'ospite ultimo, mentre l'uomo, assieme ai ruminanti ed ai suini, è considerato l'ospite intermedio. Se per il cane non è pericoloso, lo è invece per l'uomo: si tratta di un'infezione che viene contratta generalmente in campagna, dove i cani vengono a contatto con il bestiame da allevamento. Anche in questo caso si cura con un farmaco cestodicida. Il secondo è molto raro in Italia, è presente solo nel versante nord orientale delle Alpi: anche questo non è pericoloso per il cane, che è l'ospite definitivo, ma lo è invece per l'uomo e per i piccoli roditori. Per la cura contro l'Echinococcus multilocularis si usa sempre un farmaco cestodicida.